Mi chiamo Patrizia Luzi sono nata a Teramo il 5 marzo del 1958, attualmente vivo a Roma.
Sono una persona vera, sincera, solare, sentimentale e sognatrice.
Da un po’ di tempo coltivo una grande passione nata per caso, quella di scrivere pensieri miei che raccontano con parole semplici i sentimenti, l’esperienze, l’emozioni, le delusioni, l’amore e tutto ciò che ho dentro e che riesco ad esternare.
Non mi ritengo una scrittrice ma una semplice autodidatta.
L’autrice Patrizia Luzi dice di se:
“Amo definirmi una donna innamorata dell’amore e una spacciatrice di emozioni che condivide sogni, passioni, sentimenti attraverso le proprie frasi dedicate e non…”
Il linguaggio universale della musica ha il potere di unire chi l’ascolta.
(Patrizia Luzi)
Ormai alla mia età non spreco più né tempo e né pazienza a voler capire tutto e tutti e manco di piacere agli altri, mi concentro invece su ciò che piace a me. Ne ho abbastanza anche dei falsi sorrisi, delle false promesse, delle cortesie obbligatorie e dei rapporti d’amicizia di convenienza, ho raggiunto il culmine della sopportazione che mi fa dire ogni volta: Ma sti cazzi! Ma vaffanculo!
(Patrizia Luzi)
Un minuto di silenzio per tutte quelle persone che passano il loro tempo a criticare la vita degli altri, invece di pensare a vivere la propria senza rompere le scatole al prossimo.
(Patrizia Luzi)
Se riuscirai ad affrontare ogni giorno ciò che accade con la forza di rimanere insensibile, tutto sarà molto più facile.
(Patrizia Luzi)
Imparate a rispettare le persone perché non si usano a proprio piacimento. Pensateci!
(Patrizia Luzi)
È già da un po’ di tempo che, quando esco, mi porto dietro sempre un vaffanculo di scorta.
(Patrizia Luzi)
Mi ritengo una donna comprensiva, capisco le assenze, capisco le dimenticanze, sempre tollerante e con un sorriso per tutti. Fin quando, non mi stanco anch’io e dopo, è inutile cercarmi ancora o chiedermi che fine ho fatto, perché sono buona e cara ma non mi faccio più usare da nessuno.
(Patrizia Luzi)
Avere una buona memoria vuol dire restituire prima o poi quello che si è ricevuto dagli altri, magari anche con gli interessi.
(Patrizia Luzi)
Nel linguaggio dei gesti, quello del dito medio indica perfettamente la via che devono prendere tutte le persone che hanno approfittato della mia gentilezza.
(Patrizia Luzi)
Sono arrivata alla conclusione che nella mia vita le persone che se ne sono andate lo hanno fatto per scelta e molte di loro sicuramente non meritavano nemmeno di entrarci, quindi ringrazio chi mi vuole davvero vicino a sé e dimostra del vero interesse per me.
(Patrizia Luzi)
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